Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno VI, Numero 54, agosto-settembre 2002

"Kálmánka"

Il mio servizio pastorale ai malati si è iniziato il 24 marzo 1994. Per primo, l’ho visitato il reparto della pediatria. Qui mi sono sentita a casa pienamente. Da una parte, perché mi sento vicino ai bambini, d'altra parte, perché anch'io sono stata ricoverata nella mia infanzia per lungo tempo, perciò sapevo chiaramente cosa significa l'ambiente ospedaliera per un bambino, essere staccata dalla famiglia, la solitudine che porta la malattia.

A quel tempo mi preparavo già per gli studi della pastorale sanitaria, così l’avevo il coraggio di diventarmi volontaria, partire da sola in una strada che oggi, grazie a Dio è aperta.

All'isolatore della pediatria, si trovava un ragazzo di 14 anni, Kajcsa Kálmán, che veniva chiamata semplicemente Kálmánka. Aveva leucemia, ed era chiaro per lui, che la sua sorte finirà presto. Con una tranquillità da ammirare accettava la malattia, le cure più disturbanti con i quali ogni giorno doveva incontrarsi. La sua stanzetta era arredata per un caso specifico di questo genere, sua madre stava sempre con lui, mancava poco, solo se doveva risolvere i doveri più urgenti della famiglia.

Visitavo volentieri Kálmánka, i nostri incontri avevano sempre qualcosa inspiegabile, intangibile. Non sono tornata da lui mai triste, malgrado che non era facile per me accettare la realtà severa della cessazione lenta.

C'era il Giovedì Santo, quando per prima volta nella mia vita, mi sono domandata: dove andare, nella chiesa, o all'ospedale? Ho detto, se vado nella chiesa, andrò per me stessa, se vado all'ospedale, lo farò per i miei fratelli malati. L’ho deciso per il secondo. L’ho chiesto permesso per gli altri due, una ragazza e un ragazzo, lo stesso di quattordici anni di venire nella stanza di Kálmánka. Abbiamo parlato sull'importanza del Giovedì Santo. La nostra contemplazione è andato sempre a più profondo, perché abbiamo avuto in mezzo a noi uno, che consapevolmente si preparava all'incontro dell'Eterno. Gli altri due sono stati commossi dalla saggezza di Kálmánka, che é stata maturata dalla sofferenza molto presto.

La nostra conversazione si è concluso in una maniera specifica. Gli ho chiesto a Kálmánka: "Ricordati di me, quando verrai nel tuo regno..." Si è partito da questa vita all'Assunzione. Entro un’anno si sono partiti anche il suo padre e sua sorella appena nata. Oggi vive soltanto sua madre, che l’ha cura della sua suocera cieca.

Il 4 agosto, domenica abbiamo ricevuto la chiave della stanzetta della cappellania ospedaliera, offerta a noi dopo quasi due anni di aspettare. Questa era al suo tempo la stanzetta di Kálmánka. La santa messa è stata celebrata al corridoio da dove si apre la stanza. Kálmánka non si è dimenticato di noi. Per me "è santo questo luogo", qui un testimone di fede l’ha vissuto l'ultima parte della sua vita, e mi è stato concesso la grazia di sostenere il suo ricordo.

"Betania: la Casa della Bontà":

Raccolta delle preghiere arcaiche di guarigione - ritiro della FCL "San Camillo" di Csíkszereda tra 8-11 agosto 2002 a Gyímesbükk, presso la Pensione Deáky

Tema: I tre pilastri della spiritualità di San Camillo

Programma:

* l'8 agosto, giovedì: arrivo a Gyímesbükk da Csíkszereda, con il treno di partenza a 15,27, installarsi, conoscersi. L'ambiente, sarà presentata dal padrone di casa, Deáky András, e da geologa Zsigmond Enikő.

a 19,00: cena, riunione, presentazione delle tematiche, specificare i compiti personali (Betania, angeli custodi) conoscere le persone invitati locali, raccolta dei materiali.

* 9 agosto venerdì: 8,00: colazione, poi riflessione sul problema centrale del cristianesimo, il Gesù Crocifisso secondo la spiritualità di San Camillo. Verrà valutata la raccolta del primo giorno, riguardante questo tema, poi fino il pranzo si può incontrarsi con le bellezze della natura, sotto la guida di Zsigmond Enikő.

13,00: pranzo e tempo libero.

15,30: consultarsi con i partecipanti e visitare i locali nel loro domicilio per conoscere il loro modo di vivere che fa capire la creazione delle preghiere arcaiche e le enigme del loro uso.

19,00: cena, serata musicale popolare con i locali.

* 10 agosto sabato: 8,00: colazione, poi riflessione sulla Santa Vergine, Salus Infirmorum. Verrà valutata la raccolta del giorno precedente in questo tema, e fino il pranzo passeggiata nei dintorni con geol. Zsigmond Enikő.

13,00: pranzo, e tempo libero.

15,30: consultarsi con i partecipanti e visitare i locali nel loro domicilio, continuare il lavoro iniziato.

19,00: cena, animazione di gruppo con i locali sui modi di curare popolare. Moderatore: Dr. Sztojka Tamás.

* 11 agosto domenica: 8,00 colazione, poi riflessione sul significato teologico e sociale del Buon Samaritano. Si partecipa alla messa, nella chiesa locale.

13,00: pranzo, saranno valutate le preghiere raccolte in questo tema e ordinati con quelle precedenti.

Partenza a casa con il treno di 17,48. Le spese del soggiorno saranno fatte dall'Associazione "Kéknefelejcs", i pasti saranno preparati dai fonti dei partecipanti, per le ulteriori spese si raccoglie il valore di un pane.

 

Notizie:

* Ringraziamo di cuore al Consiglio Provinciale Harghita, alla famiglia Bisazza di Vicenza, a Csibi Márta, cordinatrice delHerbalife locale, per il loro aiuto benevolente, con il quale ci hanno promosso l'organizzare del nostro ritiro a Gyímesbükk;

* Rendiamo grazie ai nostri fratelli dall'Ungheria, soprattutto a quelli di poca pensione che malgrado la loro modesta possibilità, ci hanno offerto tanto, per rendere migliore la vita dei nostri bambini. Con il loro aiuto abbiamo comprato una lavatrice per il reparto della pediatria e l'abbiamo provveduto con degli abbigliamenti;


Con affetto, Maria-Hajnalka Bakó, - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Hunyadi János 45/A/27, Romania;

Tel/Fax: 0040 266 316-830 - 0040 721 088 154; E-mail: bakohajnalka@nextra.hu


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