Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXVI, Nr. 274 – febbraio 2022 - 1222 La Bolla d’Oro, Costituzione del re ungherese Andrea II ha 800 anni


Santa Agata

La maggior parte dei nostri nomi ha un significato, una certa programma di vita a chi è interessato.
Agatha, secondo uno dei significati proviene dal greco hagios, cioè “santa” e theos, ossia “Dio”, insieme risulta come “la santa di Dio”. Ella ha davvero riempito la sua vita con questo significato.
Secondo San Crisostomo ci sono tre cose a dare la santità, che erano pienamente in Agata: come la virtù del cuore puro, la presenza dello Spirito Santo e l’abbondanza dei fatti buoni.
Dove è nata Agata? Risposta: nella città di Catania.

La bella ragazza non sfuggì agli orrori della persecuzione dei primi secoli cristiani. La sua bellezza e la nobiltà hanno sfidato le basse emozioni di Quintianus, procuratore, che secondo l'età, voleva abbassare la nobile ragazza cristiana sotto questi sentimenti. La giovane dignitosa non si è piegata di fronte alla bassezza, perciò egli l’ha passata alle puttane. Ma non la potevano rompere. Poi, con una brama di vendetta, ha personalmente torturato, mutilando nella sua femminilità, la giovane che era salda nella sua fede, poi l'ha gettato in prigione, proibendo qualsiasi aiuto di guarigione.
Che mutilazione ha subito Agata? Risposta: Le hanno tagliato i seni.

La sposa di Cristo fu miracolosamente guarita, il che suscitò ancora di più l'ira del dittatore. Ha inventato un'altra tortura vitupera che è stata disturbata da forte fremito e terremoto. La tortura doveva essere fermata. Agata fu riportata in prigione, dove continuò le sue suppliche oranti:
“Mio Signore Gesù, che mi hai creato e mi hai tenuto lontano dalla sporcizia fin da quando ero bambina, hai protetto il mio corpo e preso l'amore del mondo da me, mi hai dato di vincere la tortura, vestendomi con la virtù della pazienza, prendi la mia anima e dammi per raggiungere la tua misericordia”. Mentre pregava così, sua anima si è alzata al cielo. Accade durante il regno di Decio.
A che periodo di tempo venne il decesso di Agata? Risposta: Attorno l’anno 253.

Un anno dopo la sua morte si è scoppiata l’Etna. La gente si affrettò alla sua tomba chiedendo da Lei aiuto per la sopravvivenza. Il 5 febbraio, il flusso di lava si fermò inaspettatamente. Questo giorno è celebrato nella sua città natale con una processione fino ad oggi. Agata è diventata una di sette sante, che accanto la Vergine Maria vengono menzionate nel canone della santa messa.
Quando si celebra la festa di Agata? Risposta: Il 5 febbraio.

La sua venerazione è stata diffusa rapidamente, prima nella sua patria più stretta, poi in Italia e in Spagna. In Ungheria si diffonde a partire de 12 secolo. Furono costruiti templi in suo onore e diverse località hanno preso il nome da lei. Anche in Transilvania si trova una col suo nome.
In quale provincia si trova la località si Sant’Agata? Risposta: Nella provincia Szeben.

In forma digitale: https://issuu.com/krisztusvilaga

Rimaniamoci in comunione di preghiera attorno l’Angelus del mezzogiorno!

LIU Shaoang, l’olimpico ungherese di pattinaggio velocità a 500 metri ha ringraziato la sua vittoria al nostro Imre Emil, abbracciandolo: Senza di te, non avrei raggiunto questo. Alta gratitudine…
La Giornata Mondiale del Malato compie trent’anni - Csíksomlyó: https://www.youtube.com/watch?v=3vKvOGUtMIU

La tentazione d’assassino del 13 maggio 1981 l’ha costretto il papa Giovanni Paolo II all’ospedale. Per mesi lottarono i medici e infermieri per la sua vita. E’ rimasto per noi, grazie a Dio.
La lunga decenza in ospedale però ha offerto un opportunità al “papa vigilante” di guardare anche dietro le coulisse, ciò che vede soltanto la persona sofferente. Le sue esperienze, nel papa pensieroso suscitarono presto la necessità di un trattamento cristiano dei malati nella Chiesa.
Nel 1984, dopo la guarigione, ha pubblicato la lettera apostolica Salvifici Doloris sul significato cristiano della sofferenza umana, avendo l’enciclica Dives in misericordia sulla misericordia divina (1980).
Come si sa, papa Giovanni Paolo II portava una grande devozione a Maria, perciò poteva cadere la Giornata Mondiale dei Malati annunziato nel 1992 all’11 febbraio, giorno di apparizione di Maria a Lourdes. La nuova festa si è partita lentamente a conquistare il mondo cattolico, che oggi è noto. Nel 1995 ho potuto partecipare per prima volta a tale giorno presso l’ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma grazie all’invito del mio professore Arnaldo Pangrazzi. Eravamo solo pochi al reparto, mi stupivo, ma eravamo all’inizio.
Quest’anno grazie a Dio per la trentesima volta, abbiamo celebrato il servizio di carità per i malati, così come il servizio dei malati alla famiglia, agli infermieri, alla società. Ero felice perché nella mia tesi di licenza ho potuto presentare il servizio di carità dell'Ordine Camilliano, e nella dissertazione il contrario, il servizio dei malati nella Famiglia Camilliana Laica. Potevo rendere grazie per i due lavori al mio cosiddetto “maestro eterno” Angelo Brusco, ex padre generale camilliano, P. Rosario Messina, ancora attivi, e il Jesús Castellano Cervera, padre carmelitano, ex Presidente del collegio carmelitano Theresianum Roma. Purtroppo egli non c’è più, poteva ascoltare la mia gratitudine dall’alto nel nostro santuario affollato di Csíksomlyó.

Il celebrante principale della santa messa fu il Mons. Tamás József, vescovo pensionato, che 22 anni fa l’ha assunto insieme al parroco Darvas Kozma József il servizio spirituale dei malati ospedalieri, così ho potuto iniziare per prima volta nella Chiesa cattolica ungherese in modo organizzato, nella nostra città.
Ho potuto rendere grazie per tutti ciò. Dalla grazia di Dio potrei dire che posso costruire tra due pensieri un'intera vita: “Sia fatta la Tua volontà e Ti ringrazio”. A volte suona scherzosamente anche così: “Sarà quello che vuoi comunque…” Tutti hanno vissuto minuti toccanti, c’erano occhi brillanti di lacrime.
Penso che molti di noi abbiano riassunto un intero percorso di vita, specialmente con il sacramento degli infermi, ciò che i padri francescani hanno perpetuato con fotoricordo in questa occasione ai piedi di Maria.

I preparazione del Capitolo Generale dei Camilliani
E fresca la notizia che l’Ordine Camilliano annunzia il Capitolo Generale per i primi di maggio 2022 con l’elezione della direzione per i successivi sei anni, che era lasciata dall’anno scorso a causa della situazione odierna. Tale notizia è valida anche per  l’Assemblea Generale della Famiglia Camilliana Laica fra un anno con l’elezione della nuova Commissione Centrale, terminando il mandato delle persone attuali.

Passeggiate invernali - https://www.youtube.com/watch?v=B-y1Z8fnk14
Sono indimenticabili le passeggiate invernali con il mio cane Tisza sulle colline di Csomortán. Pace. Dopo un giorno pieno di lavoro fa bene uscire all’aria fresca, meravigliarsi alle immagini della natura vestiti sempre in nuovo, ai colori, ombre, con i quali ci regalano quelli dell’alto, che organizzano tutto questo.    

Attorno il tramonto partiamo, sotto la neve, nebbia, pioggia invernale piovigginosa, raramente al sole sul viale della Neve, su, fino ai piedi della montagna. Qui ci fermiamo, il cane per guardare attorno, io per rendere grazie. Come fosse un altare naturale guardo all’alto della monte sotto il cielo, ringraziando ogni grazia. Poi ci torniamo sul crino della collina, da dove si apre una panorama immensa rotonda. Quando arriviamo in alto del villaggio, da dove si vede la facciata della chiesa, c’è un piccolo luogo sacro, dove mi fermo per cantare una canzone: Crepuscolo tranquillo…. Tisza spesso la ascolta seduto. qualche volta può capitare che qualcuno si avvicina a noi, ma è successo anche quando ci hanno visitato cinque cani…

Scherzo attuale di carnevale
Un vecchio siculo va al dottore. La sua lamentela: tosse forti. Il medico gli prescrive un lassativo, forse per errore. Ordina al paziente di tornare tra una settimana, gli chiede: Zietto, tossisci ancora? Il vecchietto ritorna la domanda: Dottore, mi permetto?

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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