Il messaggio della
         Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XIV, nr. 147 – novembre 2010

Essere assertivi ( Riquadro 20)

Segmenti dal libro di P. Angelo Brusco, Attraversare il guado… ,

Il termine "assertività" viene oggi ampiamente utilizzato in numerosi contesti, compreso quello dell’accompagnamento. Il ‘mettere in discussione’ il comportamento di una persona comporta anche abilità assertiva.

Nei rapporti interpersonali, le persone generalmente possono adottare tre tipi di atteggiamenti: passivo, aggressivo, assertivo.

*Chi adotta un comportamento passivonon esprime le sue opinioni, i suoi bisogni e non difende i suoi diritti perché ha paura di incrinare il rapporto con l'altro, di sembrare cattivo o egoista o di fare soffrire l'altro. Può anche arrivare ad esprimere le sue critiche, ma lo fa in modo poco chiaro e incisivo per cui difficilmente viene preso in considerazione. In questo modo, fornisce agli altri l'opportunità di approfittarsi di lui. La sua eccessiva compiacenza lo porta a subire troppo, fino a che, non potendone più, può interrompere bruscamente la sua relazione interpersonale oppure può esplodere diventando aggressivo

*Colui che è portato a esercitare un atteggiamento aggressivo esprime i suoi diritti, bisogni e critiche in modo inappropriato: attaccando, opprimendo, colpevolizzando umiliando o manipolando l’interlocutore, banalizzando quanto dice, generalizzando un comportamento.

Gli aggressivi sono sì dei vincenti, ma a spese degli altri. Questo genere di vittoria. implica altre persone che perdono, ossia che non riescono a soddisfare le proprie esigenze fondamentali.

*Ha un comportamentoassertivo chi vuole far valere i propri diritti, di esprimere le proprie opinioni, sentimenti, desideri quando lo si ritenga opportuno, in modo chiaro, sincero, diretto, appropriato e rispettoso senza violare i diritti del proprio interlocutore.

Il comportamento assertivo si basa sul rispetto di sé e dell'altro, sulla considerazione dei propri bisogni e sulla possibilità di negoziare in caso di conflitto.

 

Per diventare assertivi, è importante saper distinguere tra quelli che sono i diritti degli altri e i loro desideri o aspettative: non è giusto ledere i diritti degli altri, ma non è altrettanto giusto andare contro se stessi per soddisfare i desideri altrui.

(Adattato da: Strocchi M.C., Autostima… pp. 57-58)

 

Pongi – András Katalin – ha vissuto 38 anni

Colui che l’ha sentito il coro di ragazzi „Orfanetto„ ha entrato nel cuore anche la sua direttrice, la bionda ragazza di buon umore col sorriso largo nominata dai „piccoli fratelli” di Csíksomlyó semplicemente Pongi. Ella ha portato l’allegria quando si sentiva la nuova primavera all’inizio degli anni 90. Anche il nome Pongi ha ricevuto da un caro canzone che poi l’ha portato per tutta la vita. Sono passati vent’anni d’allora. Pongi ha percorso lungo periodo nel frattempo, oggi canta nel coro degli angeli. Nel gennaio 2010 ella aveva dolori nella schiena, ha cercato il medico, poco dopo ha subito un intervento chirurgico nella schiena. Questa era seguita da ben conosciuta chemioterapia ed il 21 settembre dopo 9 mesi, oltre ogni speranza il suo cuore ha cessato la lotta. Ella è tornata nel regno celeste nell’abbraccio dell’Amore infinito a solo 38 anni.

Tutti noi siamo stati colpiti da tale notizia. Eravamo convinti in qualche modo che le persone come lei non muoiono mai. Ella ha lottato tanto nella vita, sia per lei stessa che per gli altri. Credeva in una certa bontà soprannaturale che sentiva nelle mani nei momenti di allegria.

Aveva però anche dei momenti serie di tristezza, per es. dopo un organizzazione quando tutti quanti eravamo allegri ella aveva voglia di piangere. Era quasi inconsolabile. La sua anima inquieta d’artista pretendeva quelle altitudini che, penso, ha ottenuto solo ora, nella pace definitiva. Non conosceva troppo la gradualità. Voleva tutto e subito. Desiderava la pienezza, non ha potuto fermarsi a metà strada ed accontentarsi con quello che si deve alla gente quotidiana. Studiava, voleva sapere e dare. Per la sua formazione professionale si è stabilita in Ungheria dove è rimasta fino la fine della sua vita. Col suo marito si sono incontrati nella scuola dove hanno insegnato tutti i due. Vivevano a Zebegény tra le colline nella vicinanza di Márianosztra santuario dei paolini, ora ha la pace qui.

Il primo nostro incontro è successo presso la parrocchia di Csíksomlyó. A quel tempo facevo tanti affissi per le chiese. Proprio aspettavo al parroco con l’affisso messo sul tavolo. Era inverno. Anche il gattino si sentiva meglio dentro casa. In qualche modo ero interessata per il piccolo perché in un momento opportuno esso ha saltato sulla mia gonna dove si rampicava. Tutti noi siamo rimasti senza aria, nel silenzio profondo abbiamo aspettato, guardando al gattino poi a me, in fine è scoppiata una risata alta rompendo il silenzio partendo dalla ragazza bionda, Pongi. Nel momento di rilassamento si è legato tra di noi un’amicizia duratura per tutta la vita. La fiducia del gattino ha rotto in qualche modo gli ostacoli che sentono gli uomini quando non si conoscono ancora. Tale amicizia adesso si dilata fino l’eternità.

Anche dopo il suo spostamento in Ungheria ella ha tenuto presente di far fruttare i suoi legami, ma la distanza è un fattore potente. Ora lei può vivere definitivamente nei nostri cuori.

Nel mese di novembre, sei settimane dopo la sua morte abbiamo partecipato alla celebrazione eucaristica insieme nel santuario di Csíksomlyó per la sua memoria, ricordandoci nell’umiltà della pietà, devozione e amore, accttando la volontà di Dio e aspettando d’incontrarci nella risurrezione.

Coloro che l’hanno conosciuta pensino a lei con devozione e nella pace del Signore.

PRESENTAZIONE DI LIBRO

E’ apparso il primo manuale di specialità psico-pastorale in ungherese col titolo Attraversare il guado…insieme – Accompagnamento psico-pastorale del malato, nella traduzione della cappellana D.ssa Maria Hajnalka Bakó. L’autore è Prof. Angelo Brusco, docente del Camillianum – Istituto Internazionale di Teologia Pastorale della Salute. La presentazione avrà luogo il 25 novembre 2010, giovedì, nella Casa Libreria Corvina di Csíkszereda, alle ore 18,00, alla quale sono invitati tutti i nostri cari interessati.

 


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro


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