Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno V, Numero 41, luglio 2001

Pensieri della Provincia Austriaca

sulla Famiglia Camilliana Laica al Capitolo Generale di 2001:

 

C'è bisogno di solidarietà, soprattutto quando è in pericolo la dignità dell'uomo;

Il Capitolo Generale ha modificato molto nel suo modo di rapportarsi nella collaborazione con i laici, l'impegno per i poveri, nei "paesi in via di sviluppo";

Nel mondo secolarizzato, dove gli aiuti sul senso di malattia e sofferenza è limitato nel mondo della medicina, è difficile parlare del senso della sofferenza;

Secondo il tenore generale del Nuovo Testamento è Gesù stesso il buon Samaritano, che nella parabola Luca lo dipinge come autoritratto;

Eesistono molte occasioni per includere i laici nel nostro annuncio e per collaborare con loro; Nella Famiglia Camilliana ci sono non solo laici, ma anche religiosi e sacerdoti;

Non considerare i laici dei collaboratori nel lavoro e nell'aiuto, ma bisogna vederli e considerarli partner di uguale dignità;

Bisogna evidenziare gli sfondi culturali per le difficoltà nella collaborazione con i laici;

Formulare tutto l'articolo in maniera positiva e non in una forma condizionale per esporre meglio la richiesta missionaria della spiritualità;

I segni di un servizio umile della conversione, del perdono e della riconciliazione in unione con gli ammalati e con il prossimo dovrebbe essere esercitato in maniera più comprensibile;

Ogni nostro progetto missionario deve seguire il seguente metodo, minestra (fame), sapone (igiene e servizio sanitario) e il vangelo (vita in pienezza);

Teniamo fermo la fondazione della Famiglia Camilliana e la collaborazione con i laici nelle nostre opere e nelle nostre missioni;

Necessario è uno stile di vita nuovo di solidarietà con i poveri; riflessione sulla prassi di povertà e sul comportamento della povertà, riguardo al denaro, viaggi, ferie, mezzi di comunicazione, e mezzi tecnici di servizio;

I consigli evangelici sono legati uno all'altro e perciò non da separare l'uno di fronte all'altro;

Secondo le nostre osservazioni, in Austria cresce la collaborazione con i laici in maniera continua e molto positiva; in Ungheria, il rapporto tra Ordine e laici è ottimale ed è anche di esempio e di impulso per tutto l'Ordine; riteniamo una felice iniziativa per l'Ordine, per inserire nel mondo dei laici il carisma dell'Ordine e lo spirito di San Camillo. L'esempio dei laici diviene un correttivo molto vivace per lo sviluppo del nostro carisma nel mondo di oggi, nel mondo della salute e della società.

L'inaugurazione dei nuovi membri della FCL

Il giorno di 14 luglio è la nascita celeste di San Camillo. La festa è stata celebrata con l'inaugurazione dei due nuovi membri. Ferenczi Imre e sua moglie Margitka, sono gli amici perseveranti, ormai da più anni della nostra Famiglia. L'amicizia si è iniziato con la malattia di Margitka. Questa era un periodo di perplessità che gli ha suscitato a cercare rimedio, e grazie a Dio hanno trovato sostegno nella nostra Famiglia Camilliana. Il superare la malattia esigeva una lotta durevole, ed ecco, ci è stato donato la gioia della guarigione, ma anche ci siamo arricchiti con due testimoni.

L'inaugurazione è stata celebrata nella chiesa di Sant'Agostino. La guida spirituale della Famiglia, Pénzes József ha celebrato la santa messa, durante la quale questa coppia si è impegnata nella spiritualità di San Camillo, patrono dei malati, degli ospedali ed operatori sanitari. L’hanno firmato la dichiarazione di entrare, l’hanno messo la crocetta rossa e hanno reso grazie oltre la guarigione, per l'elezione. Sono stati presenti i membri della Famiglia, le partecipanti di altre spiritualità, e tanti che si sono solidarizzati con questa meraviglia di Dio.

La messa, come sempre, è stata seguita da un'agape, perché la consapevolezza di appartenere alla famiglia si rivela di più accanto il tavolo, fatto praticato dal buon inizio nella nostra Famiglia. Il Signore gli conceda la grazia ai nuovi familiari di poter aiutare altri nel cammino della guarigione, come loro felicemente l’hanno sperimentato.

Ci comunicano da Centobuchi:

Maria Adelaide de Lellis, e suo marito Anacleto Marinelli rappresentano la Famiglia Camilliana Laica di Centobuchi. Adelaide è erede della famiglia di San Camillo. La coppia Marinelli (genitori di tre figli), si è impegnata alla cura pastorale dei malati. Anacleto ci racconta con tanta gioia: "il 2 giugno, Veglia di Pentecoste, insieme ad altri 200 laici di varie parrocchie della Diocesi di San Benedetto, dopo aver frequentato un apposito corso di preparazione ai misteri laicali, il Vescovo S. E. Gelvasio Gestori, mi ha rinnovato per la terza volta, il conferimento del mandato di ministro dell'Eucaristia della validità di tre anni. Il servizio ai malati della parrocchia significa il portargli l'Eucaristia. Ogni volta che mi accingo a portare il Pane Eucaristico ai fratelli malati che non possono uscire da casa, chiedo Gesù che mi aiuti a divenire sempre più degno e al glorioso San Camillo che mi sostenga e che mai avvenga che debba vergognarsi di me. La sera, ultimata il servizio, torno a casa, dopo essere stato in chiesa per riporre nel tabernacolo le ostie eventualmente rimaste, mi sento più contento, più sereno e consapevole di avere effettivamente fatto qualche cosa di veramente buona, utile per i fratelli ammalati e tutto ciò a maggiore lode e gloria di Nostro Signore Gesù" (si seguirà).

 

Notizie:

 

* il 14 luglio: festa di San Camillo (1614);

* il 25 luglio: incontro della Famiglia Camilliana Laica;

* anche nel nome dei nostri malati ringraziamo alla Chiesa in Roccia di Budapest e a famiglia Marinelli per i loro regali.


Con affetto,
 Maria-Hajnalka Bakó, R - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3, Romania; Tel/Fax: 0040 66 316-830


giugno >>