Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XV, nr. 150 – febbraio 2011

Il prezzo e i frutti della separazione ( Riquadro 26)

 

Segmenti dal libro di P. Angelo Brusco, Attraversare il guado… ,

 

Le separazioni fanno provare già in vita il sapore della morte. Eppure non c'è vita senza separazioni: dalla separazione dal corpo materno, alla nascita, fino a quella definitiva dal proprio corpo, che si realizza con la morte, passando attraverso le separazioni dai genitori e di questi dai propri figli, nel normale processo di crescita che si conclude con l'autonomia e l'indipendenza; le separazioni dal coniuge, sempre più frequenti in una società che favorisce la mobilità piuttosto che la stabilità dei legami, l'onestà dei propri sentimenti, il vincolo della responsabilità; la separazione da coloro che ci precedono nella morte, senza dimenticare le separazioni dalla salute e dalle proprie forze, nonché dall'immagine di sé efficiente, a seguito di malattie invalidanti o del normale processo di invecchiamento. L'esistenza di ognuno è scandita da una sequenza ininterrotta di separazioni: volute o imposte, fisiologiche o traumatiche, tragiche o salutari.

Imparare a separarsi: il compito supremo per ognuno, perché la separazione diventi apertura al nuovo; magari anche condizione per entrare nella dimensione del ‘transpersonale’, se non addirittura nel ‘Regno dei cieli’. Oppure semplicemente perché, imparando a restringere a poco a poco quelle dimensioni dell’Io che abbiamo tanto sopravvalutato, siamo in grado di sopportare la caducità” (S. Spinsanti).

 

Tenere la porta aperta… (Riquadro n. 27)

 

Nell’enciclica Evangelium Vitae, Giovanni Paolo II si rivolge alle donne che hanno abortito con termini carichi di comprensione. Confrontandole con l’atto oggettivamente sbagliato da esse compiuto, le invita a guardare in modo nuovo alla vita.

La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato di una decisine sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita del vostro animo non s’è ancora rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore. Aiutati dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso il vostro impegno, coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature ed esercitato con l’accoglienza e l’attenzione verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo modo di guardare alla vita dell’uomo” (Evangelium Vitae, n. 99).

XIX. Giornata Mondiale del Malato, l’11 febbraio 2011

Tema: “Dalle sue piaghe siete stati guariti” (1Pt, 2, 24)

 

Padre, che ami la vita,
Ti imploriamo
nella salute e nella malattia.
Tu non vuoi il nostro male,
né ci lasci soli nel dolore.

 

La Pasqua del tuo Figlio, Gesù Cristo,
ci ha salvato per sempre dalla morte.
Dalle Sue piaghe siamo veramente guariti!

 

Spirito del Risorto,
consolaci e rendici fratelli

nella sofferenza.
Fa’ che le mani di chi cura
siano piene dell’amore
e della tenerezza di Maria,
Madre di misericordia.
Amen!

 

(Sull’immagine per la Giornata Mondiale del Malato di quest’anno si vede il Cristo risorto, con le ferite sulle mani e piedi che ascende al cielo, e mentre sta per andare via prende da mano Pietro e tira con sé. L’immagine si trova a Venezia, nel duomo di San Marco, all’ovest nella cupola dell’ascensione, secolo XII.)

 

Per la grazia del Signore, quest’anno ormai per la quarta volta è stata celebrata la Giornata Mondiale del Malato nel santuario di C síksomlyó. Il tema era “Dalle sue piaghe siete stati guariti” (1Pt, 2, 24). La basilica si è riempita, forse non potevano entrare tutti. Noi, assistenti ospedaliere ci siamo impegnati dal buon mattino, abbiamo ospitato i pellegrini con canti preghiere e nutrimento spirituale. La santa messa è stata celebrata dal padre scolopi Kállay Emil (82 anni) che ha detto anche la predica e gli incoraggiamenti. Il padre francescano Ferencz Ervin ha concelebrato. Egli ha indossato l’abito francescano 70 anni fa. Questi due modelli di vita hanno testimoniato validamente anche nella loro postura quali seguaci di Cristo, assunta nella saggezza della vita lunga piena di sfide e sofferenze. La santa messa era trasmessa dalla Radio Maria, rendendo così partecipi tutti quanti la volevano.

 

Notizie :

* Il nostro Messaggio ha arrivato al 150 numero. Rendiamo grazie al Signore!

* Il 9 febbraio: due anni fa, che per la grazia di Dio abbiamo iniziato la trasmissione dei malati nella Radio Maria Transilvania, abbiamo trasmesso finora ormai 90 trasmissioni interattivi.

* Il 13 febbraio la Marie-Christine Brocherieux, animatrice camilliana laica di Francia ha tenuto una presentazione a Lourdes col tema “partecipazione ed unità con i malati”, chiedendo il nostro consenso di presentare quale sottofondo le nostre foto fatte il Natale scorso nell’ospedale durante la festa ,

* Il 13 febbraio – Regina degli Apostoli: Tanti auguri per il nostro arcivescovo Dr. Jakubinyi György per il suo 65. compleanno. Le preghiere e l’amore dei malati siano sempre i suoi compagni sulla via del suo apostolato!

* Il nostro Emil si trova in competizione internazionale, preghiamo che sia fatta la volontà di Dio!


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana


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