Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XIII, nr. 131– 2009 luglio, 13 settembre 2008 – 29 settembre 2009: anno giubilare dell’Arcidiocesi

L’ottimismo della nostra vita

Il 28 giugno alla vigilia degli apostoli San Pietro e Paolo, presso la basilica di San Paolo fuori le mura di Roma, il papa Benedetto XVI durante i vespri, conclude l’anno giubilare dedicato a San Paolo. Anche quest’anno partecipa le delegazione ecumenica del Patriarca di Constantinopoli. Nello stesso tempo, in Turchia, con la celebrazione ecumenica, il cardinale Jean-Louis Tauran, il delegato straordinario del Santo Padre conclude l’anno giubilar,e al quale partecipa il I. Bartolomeo, patriarca ecumenica di Constantonopoli, come i conduttori di varie confessioni cristiani. A tale evento presso i centri di San Paolo organizzano celebrazioni memoriali in tutto il mondo.

Con l’aiuto del nostro settimanale (Apostolo della Parrocchia), anche noi siamo riusciti a presentare la vita dell’apostolo dei popoli, perché possiamo approfondire la fede che egli ci ha annunciato e ha difeso con tanta chiarezza, e per far scomparire l’aspetto superfluo di aver caduto vittime della società odierna, che passa indifferentemente accanto i valori religiosi.

Nel frattempo, abbiamo fatto vedere che fin dall’inizio del secolo XX, il nostro popolo ed i nostri sacerdoti quanto hanno sofferto per la loro identità dal nuovo imperio. La loro fermezza e sacrificio ha rafforzato il nostro popolo. La loro fede ci suscita fino ad oggi alla sequela della fede.

Ci siamo ricordati al parroco-presbitero Biró Ferenc (1883-1946), che tra 1913- 1923 ha costruito una nuova chiesa a Madéfalva/Siculeni. Il 1916 presso l’esercito russo ha fatto un anno di servizio militare. Tornando a casa a Madéfalva, ha annunciato che solo su Cristo si può costruire la casa e la patria. Quale segno di fede e di identità, il 1919, festa di Santo Stefano, ha messo la bandiera ungherese sulla facciata della parrocchia, per quale il 2 settembre i carabinieri romeni l’hanno bastonato poi l’hanno messo nei carceri comune di Nagyszeben/Sibiu. Dopo Madéfalva, nel 1933 è diventato parroco di Csíkszereda. Egli ha condiviso le tristezze e le gioie dei suoi fedeli, e con la propria vita ha servito alla consolidazione della fede.

Egli ha annunciato che il Buon Dio ci ha creato per lo scopo della beatitudine che esiste oltre le frontiere e miserie terreni (Sap 1, 13-15; 2,23–24). Ci ha scritto il desiderio dell’eternità nei nostri cuori, che noi portiamo senza poter essere cancellato. Se Gesù vive in noi, né la perdita del nostro sangue, né la morte non può ostacolarci (Mc 5, 21-43).

Nel suo saluto al Governatore d’Ungheria, il 7 ottobre 1940 ha detto: „Oggi mettiamo le nostre sofferenze, tormenti, bastonate di 22 anni sui sacri reliquie di Santo Stefano, nostro Re. Possiamo offrire solo queste perle care alla Patrona degli Ungheresi, cui chiederemo la benedizione materna fino all’ultimo respiro, ed aspettiamo con cuore palpante il treno d’oro, che collegherà poi il passato tanto sofferto ed il futuro, qui, anche nel santuario di Csíksomlyó, circondata di boschi splendenti di pini.”

Seguiamo l’esempio di Cristo e dei suoi discepoli (2Cor 8, 7.9 13-15), anche se le strade del Signore ci portano nel buio, perché esse sfociano sempre nella luce.

„Il nostro Salvatore, Gesù Cristo ha vinto la morte.” (2Tim 1, 10)

Darvas-Kozma József – parroco/presbitero di Csíkszereda

Il Padre Anton Gots nei suoi 50 anni nel servizio sacerdotale camilliano

 

Il Padre Dr. Anton Gots, festeggia il 4 luglio a Nyíregyháza, il 12 luglio invece presso la parrocchia di Pestszentlőrinc il 50 anniversario del suo sacerdozio, nella pastorale dei malati.

Il Padre Gots è nato in Ungheria, a Mosonmagyaróvár, da dove a soli 4 anni tutta la sua famiglia ha dovuto lasciare il loro domicilio e patria natale per motivi politici, Austria gli ha accolti.

Dopo 1990 invece non soltanto si è tornato in Ungheria, bensì ha imparato di nuovo l’ungherese e ha rifondato l’Ordine Camilliano in Ungheria. All’inizio il parroco Dr. Varjú Imre e la parrocchia di Pestszentlőrinc lo ha accolto, poi ha inaugurato il monastero camilliano di Nyíregyháza. Il suo aiutante per anni era il Padre polacco Zbigniew Bodecky, che ha imparato la lingua e ha assistito i malati.

Il Padre Gots ha fondato le Famiglie Camilliane Laiche sul territorio dell’Ungheria storica, così in Transilvania, e ha chiamato le suore camilliane, ramo G. Vannini a Nyíregyháza.

Ora, con l’occasione del giubileo, esprimo la mia gratitudine a Tutti coloro che hanno piantato tale „santo servizio” (secondo San Camillo) nella terra ungherese, e ringrazio l’aiuto materiale per i miei studi a Roma, tramite quale sono riuscita essere partecipe del santo servizio di San Camillo!

 

Rivolgiamo con fede a tutti uomini e donne benevolenti

All’interno della stessa famiglia di Csíkszereda, Simó Kata Noémi (15 anni) e Deáky Réka (17 anni e sono cugine) hanno urgentemente bisogno di intervento alla schiena. Tutte e due hanno una forma grave di „scoliosis” (http://www.ogk.hu/WEBSET_DOWNLOADS/366/Szkoli%C3%B3zis.pdf), che significa la mutazione patologica delle curve vertebrale. Questa mutazione è così grande (analisi di radiologia), che mette a rischio la vita delle giovane.

La diagnosi della malattia è stato constatato da Dr. Varga Péter Pál, primario del Centro Clinico Nazionale per i Problemi di Schiena di Budapest (1126 Budapest, Királyhágó utca 1-3, Sito web: www.ogk.hu, e-mail: info@ogk.hu, informazione Tel: +36 1 887-7900, Segreteria - Tel: 887-7988). L’Istituto si impegna per l’intervento di correzione dorsale della schiena di tutte e due giovane.

Gli interventi costano però 4 milioni di fiorini ciascuno di loro. Tale somma passa oltre i limiti che la famiglia potrebbe pensare con il sacrificio di ogni sforzo che sta alla sua disposizione.

Sperando nei cuori di compassione, chiediamo ogni persona, che può aiutare, aiuti con qualsiasi somma la raccolta del costo degli interventi.

Le famiglie bisognose hanno aperto un conto bancario ai nomi delle giovane, l’aiuto materiale si può versare direttamente ai loro conti di Romania, città: M-Ciuc, Str. Florilor , nr. 2.

Deáky Réka : Banca Comerciala Romana, Cod IBAN: RO13 RNCB 0152 1098 3026 0001 - RON

Banca Comerciala Romana, Cod IBAN: RO13 RNCB 0152 1098 3026 0002 - EUR

Simó Kata-Noémi : Banca Comerciala Romana, Cod IBAN: RO36 RNCB 0152 1098 5502 0001-RON

Banca Comerciala Romana, Cod IBAN: RO36 RNCB 0152 1098 5502 0001 - EUR

La famiglia Deáky e Simó di Csíkszereda ringrazia di cuore di preghiera ogni aiuto benevolente.

Rivolgiamo a tutti coloro che possono promuovere la causa con le loro preghiere, ci aiutino! Preghiamo di scegliere un appuntamento, durante la giornata, secondo le loro possibilità: al mezzogiorno, con l’Angelus, alle ore 15, con il rosario della misericordia, ossia tra le ore 21-22, periodo che è più opportuno durante il compimento dei propri doveri quotidiani. Grazie!

 

Notizie:

* Il programma dei malati nella Radio Maria: ogni lunedì tra le ore 10-11, ripetizione venerdì: 22,30,

* Papa Benedetto XVI ha aperto l’anno dei sacerdoti il giorno del Sacro Cuore di Gesù,

* Il 14 luglio: festa di San Camillo, patrono dei malati, ospedali ed operatori sanitari.

 


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana


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