Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno IX, nr. 87 - 2005 ottobre

La Famiglia Camilliana dei Malati negli ospedali - si prosegue il nr. precedente - Spiritualit à

L’essenza della spiritualit à consiste nel vivere secondo lo spirito (Rm 8, 4-9) . E’ una motivazione interiore di pensare e all’agire. L’uomo la comporta in sé nel suo pensiero, con i suoi fatti però la realizza, quale espressione dello spirito. Possiamo considerare la spiritualità come la formazione dello spirito, la sua cura e orientamento consapevole in una forma precisa. Anche la spiritualità ha bisogno di cura, e di trasformarsi al bene. La spiritualità camilliana riflette lo spirito di San Camillo, che mirava di formare la familiarità con i suoi malati. Curava ed era sofferente, così in Egli si è realizzato l’unità dell’operatore e del malato, fondando anche la spiritualità dei malati.

Applicando lo Statuto della FCL per i malati degli ospedali, si allarga l’agire pastorale anche a livello della spiritualità: Il Malato costituisce Cristo in sè stesso e nell’altro malato:

1. La spiritualità camilliana dei Malati si realizza secondo lo stato del malato che le è proprio, in un progetto di vita incentrato sulla persona di Cristo e sulla sua sequela e si ispira all'esempio di San Camillo, come appare dalla Costituzione dell'Ordine Camilliano:

"Dio ci ha amati per primo e noi desideriamo rispondere al suo amore. Per questo cerchiamo di rendere sempre più personale la nostra relazione col Padre pieno di tenerezza, attraverso il suo Figlio Gesù, nel cui nome serviamo i malati, lasciandoci guidare dallo Spirito in tutta la nostra vita" (Costituzione dell'Ordine Camilliano nr. 61). "Cerchiamo di comprendere sempre più intimamente il mistero di Cristo e di coltivare l'amicizia personale con lui, affinché sappiamo essere ministri dell'amore di Cristo verso i malati. Così si rende manifesto in noi quella fede che in Camillo operava nella carità, per la quale vediamo nei malati Cristo stesso" (C. 13).

2 . In un cammino di crescita umana e cristiana, i malati camilliani hanno a cuore l'assiduo ascolto della Parola di Dio, la frequente partecipazione ai sacramenti dell'Eucarestia e della riconciliazione, l'amore alla Vergine Immacolata, Salute degli Infermi, la lettura della vita e degli scritti di San Camillo.

3. L'unione con Dio trova efficace manifestazione in un'apertura e disponibilità al dialogo e alla collaborazione con tutti gli altri malati nell’ospedale.

4. Grande importanza riveste la partecipazione alla vita ecclesiale con particolare riferimento alla diocesi e parrocchia di appartenenza. I malati portano a casa l’evangelizzazione sperimentata nell’ospedale e la disponibilità al servizio di carità, quale consapevolezza di vocazione.

(Qui dobbiamo cercare prima di tutto una risposta al concetto della spiritualità. La nostra Formula di Vita della Transilvania tratta la spiritualità nel capitolo IV, e definisce come tale in modo seguente: "La spiritualità significa «vita secondo lo spirito» (Rm 8, 4-9), «realizzarsi nella carità» (Ef 5, 1), dando risposta a Dio alla sua chiamata, secondo quale la persona cristiana realizza la vita di Cristo, come dono e compito, personalmente e in comunità nella Chiesa. La spiritualità quindi è il cuore di tutta l’esistenza e azione cristiana. La spiritualità dei laici si radica nell'unione che secondo l'insegnamento di Gesù Cristo lega i tralci alla vita (Gv 15, 1-5). Tale legame realizza secondo la legge di carità di Gesù Cristo (Gv 15,13) e delle Beatitudini (Mt 5,1-12). (Cfr. Messaggio, 16 novembre 1999)


SIPCC Düsseldorf, 2-7 ottobre 2005

Quest’anno lo SIPCC (Society for Intercultural Pastoral Care and Counselling/Società Interculturale di Cura Pastorale e Cuonselling), nata il 17 ottobre a Düsseldorf, ha festeggiato il suo decimo anniversario di fondazione. La società attualmente ha 140 membri, da 30 paesi.

Quest’anno hanno partecipato all’incontro che era anche un seminario come sempre, 80 persone.

Le direttive generali dell’insegnamento

Il Seminario Internazionale promuove un mutuo processo d ’insegnamento olistico tra i partecipanti:

* i partecipanti incontrano gente provenienti da altri contesti culturali e come tale possono scambiare le loro esperienze,

* danno e ricevono nuovi impulsi per nuovi stili di vita,

* danno e ricevono nuovi impulsi per la loro vita spirituale e comunitaria,

* riflettono il contesto culturale, sociale, politico, economico della gente,

* sfidano il proprio precondizioni e preconcetti culturali e religiosi,

* presentano la loro pratica nella cura e counselling e la riflettono attraverso varie prospettive,

* espandono il loro sapere professionale in concordanza con la tematica del Seminario,

* entrano nel processo di costruzione–teorie nella Cura Pastorale e Counselling.

Finalità del Seminario diDüsseldorf 2005

Con questo Seminario, lo SIPCC ha inteso di raccogliere idee sulla comunicazione interculturale e interreligioso per trovare alcuni aspetti nuovi di ermeneutica per la pratica della cura pastorale e counselling nel mondo interculturale ed interreligioso. Colleghi e colleghe che durante gli anni passati l’hanno stabilito una relazione con lo SIPCC, o altri esperti, sono stati invitati a prendere posizioni nelle discussioni e trattare con serietà i punti cruciali sul come lo scambio interculturale ed interreligioso può svilupparsi nel futuro, in un mondo sempre più differenziato, dove il dialogo è più necessario che mai.

Il Seminario di quest’anno l’ha centrato l’attenzione su i temi:

* vivere in una società multiculturale e pluri-religioso,

* competenza interculturale,

* comunicazione interreligioso,

* nuove prospettive per la cura e counselling nel contesto multiculturale e multi-religioso.

 

Comunichiamo la risposta del nostro arcivescovo circa l’editzione del II. Libro di preghiera:

„CaraBakó M. Hjnalka! Grazie che tramite il vescovo Tamás József mi ha mandato il libro di preghiere, Zarándokúton. Auguri di cuore! La benedizione del Buon Dio segua l’Autrice ed i Praticanti! Con stima ed amore, padre Gyuri, arcivescovo Jakubinyi György”.

 

Notizie:

* tra 28-30 si organizza a Szatmárnémeti/Transilvania la III Conferinza Nazionale dei Laici. Il tema: „Sono qui, mi hai chiamato” (1 Sám 3,9). La vita dei fedeli cristiani nella Chiesa.

* ringraziamo la relazione circa la III Incontro Latinoamericano della FCL organizzato a Lima/Perù tra 23-25 settembre. La benedizione del Signore accompagni la loro attività!

* il 25 ottobre: incontro con la Famiglia Camilliana dei Malati nell’ospedale vecchio, dalle 18,00.


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