Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno III, Numero 22, dicembre 1999: Natale, Santa Famiglia, Fine del Millenio

G I U B I L E O - A N N O - S A N T O

La Bibbia ci informa che il popolo dell'Antico Testamento conosceva l'anno sabbatico (ogni settimo anno: per riposo) e l'anno giubilare. Questo era ogni cinquantesimo anno, quando secondo la Legge gli hanno dovuto liberare i schiavi, dissolvere i debiti. (Non abbiamo però documenti se questi venivano davvero osservati).

Gesù Cristo, l'incarnazione dell'amore divino l’ha messo in un ottica nuova l'osservanza della legge: l'ha riempita con il contenuto dello Spirito Santo, cioè l’ha annunciato la liberazione dalla schiavitù spirituale, pronunciando l'anno della grazia (Lc 4, 18ss), e l’ha integrato l'uomo nella circolazione di amore divina. La buona notizia è questa: il Dio personale rivela la sua misericordia rivolgendosi ad ogni uomo e donna, perché il suo amore si incarni in ogni persona umana. Il riconoscere di tale realtà è un processo lungo che ondeggia lungo i secoli dell'umanità. Gesù Cristo ha affidato nella sua Chiesa allo spirito Santo la sua guida.

La fede del cristianesimo, il suo desiderio di gratitudine, tramite i pellegrini l’ha costretto il papa Bonifaccio VIII di proclamare quale anno santo il 1300. Gli anni santi in seguito (regolarmente ogni 25), sono diventati gli anni della purificazione spirituale personale e in comunità, gli anni dell'espiazione del cristianesimo.

San Camillo (il nome significa: giovane libero, non schiavo) è nato nell'anno santo del 1550 (25 maggio, giorno di Sant'Urbano, patrono della città, giorno di Pentecoste).

La sua conversione che è il riconoscimento dell'"io" umano davanti l"Io" divino, il sentire la voce di Gesù Cristo, l'unto dello Spirito Santo, l'accettazione della propria elezione cade in un altro anno santo, quello del 1575 (il 2 febbraio, la presentazione di Gesù nel tempio).

L'approvazione definitiva dell'Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani), si è avvenuto nel terzo anno santo, il 1600. Il pontificio documento (Illius qui pro gregge) riconosce nella persona e nell'opera di San Camillo la presenza dello Spirito Santo che: "... ci trasforma in Dio". I tre pilastri della sua spiritualità, infatti, ci unisce al mistero della misericordia divina: 1), nel mistero dell'incarnazione, di cui il Redentore ha reso testimonianza con la sua morte e risurrezione, ci modella quale sua famiglia; 2) il buon samaritano ci insegna di diventare portatori/portatrici di Cristo nell'amore redentrice; 3), il cuore della madre ci conduce alla madre del Redentore per imparare da lei l'amore del servizio di Cristo.

L'anno giubilare perciò è l’anno santo per noi, perché in esso festeggiamo l'incarnazione "alla famiglia" dell'amore di Dio, e professiamo nelle nostre Famiglie Camilliane Laiche la nostra testimonianza quale risposta all'invito dell'amore divino.

Natale Camilliano a Csíkszentdomokos (1998)

La signora Emerka che ha portato la fiamma della spiritualità camilliana a Csíkszentdomokos (San Domenico) dopo il ritiro del 1997 ci racconta: "Sono stata molto malata durante le feste di Natale, ma la malattia si è cambiata in gioia. Ho tanto pensato che cosa potrei fare nella festa dell'Amore per dimenticare le mie difficoltà. Il Padre celeste l’ha soccorso il mio desiderio.

Non lontano da me vive un ragazzo di 14 anni che fin da piccolo è allettato. Gli ho preparato un regalo, gli ho comprato giocattoli e nel pomeriggio di 24, gli ho portato. Il ragazzo non sa parlare, ma per me il suo sguardo è rimasto per sempre un esperienza indimenticabile, quale sorriso del Signore.

Andando a casa, mi è venuto in mente che vive nel paese una ragazza madre che non ha dei parenti, soltanto il suo figlio di prima elementare. Ella, nel lavoro, l’ha perso la mano destra, e possiede poco stipendio. L’ha domandata mia nuora di invitarli al pranzo natalizio. Quando io sono arrivata a casa dalla messa, anche gli invitati sono stati già venuti. Abbiamo pranzato e poi abbiamo parlato. Il tempo scorreva presto, ed io le ho chiesto di rimanere a cena, ma anche  di pernottarsi presso a me. L'hanno accettato. La sera l’abbiamo fatto il bagno al bambino, l’abbiamo lavato i suoi vestiti e il mattino del secondo giorno di Natale mi hanno salutato gioiosamente".

La sua testimonianza coraggiosa dia tanta forza a tutti quanti che vogliono rendere felice il Natale degli altri.

Annuncio: La festa della Santa Famiglia, quale memoria dell'incarnazione alla famiglia dell'amore divino sia la festa comune delle nostre Famiglie Camilliane Laiche nel millennio avveniente!

Notizie:

* la "Camilliani/Camillians" di ottobre (126) ha pubblicato la presentazione delle FCL di Transilvania;

* il 20 novembre i religiosi/religiose camilliani/e hanno tenuto la giornata delle vocazioni presso il Camillianum di Roma, dove rappresentando le FCL, l’ho messo al centro dell'attenzione il lavoro del contadino, quale preparazione di ogni vocazione, lasciando la scelta allo Spirito Santo;

* i novizi/e romani di questa volta ci assicurano delle loro preghiere e chiedono le nostre in controccambio;

* il 5 dicembre a Bucchianico, città natale di San Camillo, la Provincia Romana ha tenuto la giornata di spiritualità con i volontari sul tema: Giubileo e la spiritualità camilliana;

* il 25 dicembre, il Padre Generale, Angelo Brusco celebrerà alle ore 11,30 nella chiesa di Maria-Maddalena, la santa messa festiva di ringraziamento, per i miei benefattori;

* Fr. Michel Riquet, dalla comunità di Parigi, il 26 dic. farà i suoi voti perpetui al servizio dei malati. Accogliamolo nelle nostre preghiere, invocandogli la grazia del Signore;

* alla festa della Santa Famiglia, il nostro Messaggio compirà due anni. Pregate per la sua vita;

* A tutti Voi, auguro Buon Natale, buona festa della Santa Famiglia e un 2000 pieno di fede e di fiducia.


Con affetto,
Mária-Hajnalka Bakó, Via dei Villini 12-16, 00161 Roma, Tel: 0039-347-14 33 260
novembre >>