Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXII, Nr. 239 – dicembre 2018 – Anno del grande re ungherese Mattia – 560 anni della sua elezione


I saggi d’Oriente

Attorno le feste natalizie, la presenza dei “saggi d’Oriente” da noi è un fattore indispensabile accanto la culla del presepe. Diciamo anche come i tre re, che adorano con dignità maestosa, in costumi regali davanti il piccolo Gesù. Questi saggi, durante i secoli hanno ricevuto anche dei nomi.
Come si chiamano?
            Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

A Saggi d’Oriente, come il loro comune nome ci indica, sono arrivati dall’Oriente, la loro venuta, per noi, si perde nella storia, ma secondo alcuni, loro sono i sapienti della Mesopotamia, Babilonia o dall’Impero  Partico, che conforme alla propria dignità portarono dei regali al neonato principe.
Che tipo di regali hanno portato, e cosa significa ciascun regalo?
                Hanno portato dell’oro, incenso e mirra. L’oro significa la regalità, l’incenso rappresenta il Dio salvatore, la mirra invece il sacrificio offerto per l’umanità. Tutti i tre sono conosciuti anche come rimedi.

I Saggi avevano una bussola speciale che seguendo, sono arrivati al neonato.
Qual era tale “bussola”?
La stella.

Il vangelo ci racconta quest’evento.
Presso il qual evangelista troviamo il cd. “storia d’infanzia”?
Presso a San Matteo, 2,1–16

La festa dei Saggi d’Oriente, ossia di tre re chiude il ciclo natalizio. In questo periodo presso a noi si benedicono le case.
Quale segno lascia all’entrata della casa sulla stipite l’incaricato del parroco e che significa tale segno?
                L’iniziale dei nomi dei Saggi e l’anno rispettivo., es: GMB + 2018

Fuori l’Ungheria come si chiamano i Saggi d’Oriente?
I Magi.                                                                  (“Mondo di Cristo” (in ungherese), dicembre 2018)
               
Compleanno di cent’anni

            Salutiamo con grand’amore la signora Csiszer Gizike di Csobotfalva, che il 13 dicembre ha compiuto i suoi cent’anni. Ella è parente da parte del mio papà, vive in quella casa dove è nata anche mia nonna Csiszer Mária, da dove è venuta a Csomortán in matrimonio con mio nonno Bakó Kálmán. In quella casa è nato il benemerito Padre provinciale francescano della Transilvania, Csiszer Elek, che dal proprio avere a fatto cuocere del pane ogni lunedì per i poveri. Il marito della signora Gizike era il noto professore d’istoria, Csiszer József, che ha incoraggiato il suo alunno durante l’esame: “Dì, figlio mio in ungherese, io lo comprendo in romeno…” (L’istoria dovevano studiare in romeno gli alunni ungheresi).
Passeggiata in Avvento

Il quattro dicembre verso la serata sono andata, come sempre, con il mio cagnolino, Tisza, al monte diletto dietro la casa di Csomortán, sulla via della Neve verso la cima delle Porti. Nel frattempo cominciò a farsi buio. Avevo dimenticato di nuovo a portare il temperino con me per tagliar alcune rame piccole per l’Avvento. Non andavo fino il bosco, sarebbe stato troppo buio, così ho cercato, forse trovero qualche albero adatto strada facendo.
In un istante ho visto un pino giovane alla margine del viale, ma era assai bello, dignitoso, particolare, che non avevo cuore di stroncare nemmeno un piccolo rametto da esso. Lo salutato cordialmente, continuando la strada nel mezzo buio, con la speranza che forse ne troverò un altro.
            Più in alto ho visto un altro pino giovane su un prato. Mi sono avvicinata a esso vedendo che sulla parte inferiore ha dei rami abbondanti, da dove posso rompere qualcuno.
Nel frattempo Tisza galoppava felicemente in cerchio grande attorno a me.
Dopo aver tolto alcuni rami dal pino, l’ho accarezzato esprimendo la mia gratitudine per il suo regalo e volevo tornare a casa quando ho sentito di chiamarmi. Sentivo nel cuore la sua voce: prendi un bel ramo anche di qua, dall’alto. Mi sono fermata, sorridendo. Sentivo, che posso accettare il regalo offerto, mi è stato offerto col cuore…
Il pino qualche volta fa crescere dei rami gemelli, da un ramo più grande crescono i rami gemelli, che sono lo stesso belli. Ho guardato attentamente, se posso rompere il ramo di sotto, senza ferire quello di sopra. Sono riuscita e non si vedeva nemmeno la sua mancanza.
Ho alzato gli occhi felicemente al giovane pino, ringraziandogli nuovamente la gentilezza, sorridendo. Ora lo vedevo ancora più bello come prima e mi riempiva il cuore una certa felicità celeste.
Chiamavo il cane, che torniamo a casa, ed egli galoppava allegramente accanto a me nel buio…

Incontro camilliano, resoconto di Roma
Il 26 novembre siamo riusciti a effettuare l’incontro camilliano e il ben aspettato resoconto di Roma, dopo l’Assemblea. Siamo riuniti nella mia cassetta di Csomortán, in campagna. La dimora si è riempita di nuovo. Per me è stato bello prepararmi all’accoglienza degli ospiti amati, preparando un buon cibo. Gli ospiti invece portavano dei dolci, anche una torta dalla famosa pasticceria Friskepan di Székelyudvarhely (provincia accanto), non si poteva saziare di essi dopo cena. 
All’inizio del nostro incontro abbiamo salutato i nuovi e vecchi festeggianti, infatti, ognuno di noi ricevette un regalo. Così è stato presentato per prima volta anche il mio nuovo libro di raccolta degli articoli, “Pezzettini di perle”. Ognuno di noi era felice, essendo aspettato molto tale evento festivo.
Il tema principale del nostro incontro era il resoconto dell’Assemblea di Roma, presentata da Imere Lizike, sia sorridente, allegramente, con gratitudine, sia lacrimando della commozione. L’ascoltavamo attentamente, perché il suo racconto l’ha attirato l’anima di quelli che sono rimasti a casa, essendo interessati per le grazie straordinarie ricevute. I due bimbi presenti il Péter di sei, e Bernadette di tre anni erano lo stesso così silenziosi che non ci rendevamo conto della loro presenza con loro madre..
Alla fine dell’incontro, per rendere addio, come al solito, Lizike ci ha recitato una bella poesia di sollevare le anime, poi ringraziando il Signore per tutti i beni con i quali ci ha colmati in questo bello pomeriggio, quando non ci siamo resi conto che nel frattempo si è fatta una sera vecchia…

Notizie:
* Il 16 dicembre, domenica, messa di ringraziare, poi presentazione di libri nella chiesa di Csomortán,
* Il 23 dicembre, domenica: la solita “visita d’angelo” nell’ospedale Grande della città, con i ragazzi.

 

Auguriamo Buon Natale benedetto d’amore, pace e un Nuovo Anno ripieno di fiducia a tutti Voi!

 

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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