Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XIX. Nr. 197, febbraio 2015 - ANNO DI GRAZIE SAN CAMILLO 2014-2015

“Visita degli angeli” nell’ospedale – 2014

Quindici anni fa, ho cominciato da sola, festeggiare il Natele con i malati nell’ospedale. Ho dedicato dai propri fondi, da quel poco con il quale prevedevo a quel tempo. La musicassetta natalizia, con le canzoni ungheresi, hanno sempre gioito i cuori malati, si è trovato a casa a chiunque, ha sentito quale proprio. L’abbiamo ascoltato nel silenzio accanto ad una candela, nell’ambiente familiare, in una stanza, eppure a un luogo intimo (nella mancanza di una cappella). Quest’atmosfera intima era la cosa più importante. La modestia è la virtù di ogni credente fino ad oggi, la sublimità della festa è l’elemento vitale fondamentale, fonte di forza durante la stagione della malattia, ma anche in una sana condotta di vita.

Dal secondo anno in poi, non ero sola a portare al termine il compito maestoso della “visita degli angeli”, bensì gradualmente è sviluppata la comunità variegata degli “angeli nell’azione”, con i più fedeli. Un giorno prima della velia del Natale, il 23 dicembre è diventata l’occasione ottima per la festa. Nel 2014 era la paletta più larga nell’età degli “angeli”, tra 5 anni e più di 70. Tutte e due hanno le loro storie.

Gli “angeli” dei settanta, sono la copia Puskás, Erzsike (70 anni) e suo marito Sándor (76). Su di lei, abbiamo già raccontato prima. Qualche anno fa, era lei ad aspettare “con risolutezza il morire” secondo la diagnosi medica. Non la conoscevo ancora. L’angelo custode mediatore, “una vera Marta”, mi ha parlato di lei e sul suo problema. Istintivamente le dissi: “Non lasciarla morire!” La sentenza della morte e la preghiera si combattevano, aspettando lo sviluppo della situazione. Infine si è emersa la luce della speranza in Lei. Si è corsa dalla Santa Vergine di Csíksomlyó. Hanno trattato la situazione. La preghiera, la fiducia hanno vinto l’impotenza della sentenza mortale. Scoppiarono nella sua vita il senso, la bellezza, il valore della vita, e l’incitamento del loro compimento. Si è maturato nella sua anima il desiderio per diventarsi camilliana laica, e aveva la grazia di impegnarsi per i fatti della misericordia del corpo e dell’anima, proprio nel giorno della chiusura dell’Anno Giubilare di San Camillo, il 14 luglio 2014, a settanta anni,. Erzsike è stata ben preparata a tele servizio dagli angeli dei cieli.  

“Figlia-Eva” è nata proprio nella vigilia di Natale, e nonostante il suo importante anniversario e onomastico, anche adesso era la brava fotografa, dando tutto il cuore nell’aiutare i “piccoli angeli”.

Per tredicesima volta era con noi la più fedele visitatrice, Timea, che ha cominciato al primo anno di scuola, adesso, però, è arrivata ormai da universitaria con sua amica, Emese.
Il Buon Dio ci ha regalato con tre bimbe, “angoletti terreni” di cinque anni, per il quindicesimo evento. Una di loro era Kinga, la piccola “Principessa”, di lei abbiamo già scritto nel numero di dicembre, partecipante del ritiro del 2014, con lei è arrivata Orsika. I fratelli delle bimbe sono Endre e Tamás, anche loro membri del ritiro, ma anche chierichetti fedeli. Cinque siamo arrivati da Csomortán, villaggio accanto alla città. Erzsike ha portato con sé la terza bimba, Anita, vestita nel costume tradizionale seclera, ha salutato le madri, i malati, gli operatrici sanitarie e anche tutti noi.

Quest’anno sembrava essere molto modesta la “visita degli angeli”, ma alla fine era molto ricca. Con difficoltà siamo riusciti mettere dentro la macchina tutta, il dolce, regali, frutti tropicali sorridenti.

Siamo partiti allegramente da casa con preghiera, cantando canzoni natalizie fino l’ospedale.

Abbiamo iniziato la nostra visita da “angeli” al reparto della pediatria. Siamo arrivati cantando canzoni di Natale, con cestini riempiti, suono di campana. I piccoli e grandi abitanti del reparto ci hanno accolto con emozione. Anita ha salutato le madri e ha recitato anche gli auguri natalizi. Negli occhi brillavano le lagrime della commozione per bella produzione della bimba, per sua gentilezza, bellezza.

Dopo la pediatria siamo andati alla maternità. Qui ci spettavano nuovi miracoli da vivere. La zia di Kinga ed Endre ha partorito gemelli, l’incontro era piena di gioia. Le giovani madri sono uscite al corridoio. Coloro che non potevano uscire, gli operai le hanno portato con i loro letti. I ragazzi forse qui hanno compiuto il più grande servizio, in mezzo alle più fresche madri. Era difficile andare via di qui…

Anche i malati dai reparti degli adulti, come la cardiologia, ginecologia, hanno accolto con tanto amore i piccoli “angeli”, che hanno cercato di fare il loro meglio, verso a tutti.

Infine, secondo “il lavoratore è degno della sua mercede”, ho invitato i miei colleghi a un modesto “agape degli angeli” di quello che ci è rimasto. Ognuno si sentiva bene nel cercare qualcosa tra il contenuto dei canestri. Nostra fotografa vigile non ha perso nemmeno questo momento…

Sia lode e gratitudine a Buon Dio e ai benefattori per così tanta “gioia celeste”, che, guadagnando agli altri, abbiamo ricevuto anche noi per la festa del Santo Natale. 

XXIII. Giornata del Malato

Quest’anno si è celebrata per la XXIII volta la Giornata Mondiale del Malato, nella festa dell’apparizione della Santa Vergine a Lourdes, l’11 febbraio.  All’ultimo momento, però è arrivato il materiale dal Vaticano, con dei manifesti grandi e medi, e cartoline. L’immagine è il mosaico dal duomo di Monreale, al quale il Signore guarisce l’occhio del cieco. Il motto proviene dal libro di Giobbe:
“Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo” (Gb 29,15)
Nel santuario di Csíksomlyó, come il solito, hanno organizzato il pellegrinaggio dei malati, anziani.

Incontro camilliano a Csíkrákos – presentazione di libro: Il Manuale di Formazione della FCL (I.)

L’incontro camilliano di 16 febbraio a Csíkrákos, presso la Kovács Annamáaria, Pannika era un’esperienza indimenticabile. Lei non è ancora camilliana, solo simpatizzante con noi. Era presente il nostro assistente spirituale, György Imre, e una nuova simpatizzante Brugger Magdolna, madre con quattro figli, con sua bimba di sei mesi, ci ha raccontato, che erano presenti alla messa di P. Angelo.

Ciascuno di noi ha raccontato le sue novià. Puskás Erzsike, da quando è diventata camilliana, ha cercato 38 malati presso la parrocchia, „non è più sufficiente una teglia di dolce” per fargli la visita…”

È stato presentato il nuovo libro (VI. volume), Il Manuale di Formazione della
FCL,
e abbiamo letto la lettera dell’arcivescovo della diocesi, Dr. Jakubinyi György, a noi destinata. 

Notizie:

* E’ apparso il „sesto mio Figlio”, Il Manuale di Formazione della FCL (I. volume),
* In occasione della Giornata Mondiale del Malato, la Famiglia Kolping, ha visitato l’Ospedale Grande,
* La FCL Mondiale è diventata persona giuridica a Roma per la festa della Giornata del Malato 2015,
* Si è cominciata la Quaresima, possiamo fare esame di sé, rendendo più nobile in noi, quello che si può!

Nell’anno di grazie di San Camillo e anno giubilare di Santa Maria Bella – rendiamo grazie con il canto di gratitudine della Santa Vergine all’Onnipotente Dio, affinché ci ha regalato con la Salus Infirmorum e il Gigante della Carità, Protettore dei malati, ospedali e operatori sanitari, San Camillo de Lellis. Rimaniamo anche in seguito in preghiera all’Angelus giornaliero, il primo sabato nei nostri santuari e il 14 e 25 di ogni mese.

 

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


<< marzo 2015

gennaio 2015 >>