Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XVIII, nr. 192,  settembre 2014 - La FCL  “San Camillo” di Csíkszereda compie vent’anni 25.05.1994

ANNO DI GRAzie SAN CAMILLO 2014-2015

Il ritiro dei chierichetti a Csomortán

            Per la grazia di Dio, si è svolto anche quest’anno il ritiro dei chierichetti di Csomortán tra 10-13 (giovedì-domenica) luglio con 27 partecipanti a Betania, Casa della Bontà (da 1991 era il 39-imo).
            La Compossessione locale anche adesso ci ha concesso generosamente la sua casa forestale nella Valle d’acqua con il suo giardino grande, sorgente d’acqua, luogo per falò nell’abbraccio della natura stupenda. Entusiasmati di successo dell’anno scorso, ci siamo preparati durante un anno a quest’insieme cui data abbiamo scelto nei giorni che hanno preceduto il giorno giubilare di San Camillo. Il tema era lo specifico dei canti popolari insegnanti. Il villaggio ha un gruppo danzatore popolare molto bravo di giovani. I più piccoli come quei grandi del villaggio danzano, sanno tant canti, cantano bene, così il tema era benvenuto. La più giovane partecipante (Kinga), avrà 6 anni in ottobre, il puù grande (Apollónia) è 17. Abbiamo fatto tutto, anche il cucinare da soli.
Nell’organizzare del programma, scegliere dei canti abbiamo lavorato con gli alunni di liceo, in pratica loro hanno elaborato tutto il programma, mi è rimasto il compito della sua raffinazione. Il motto di tutti noi ora era comune, dal vangelo di Giovanni, una scena più importante di Betania, con la fiducia di Marta: ”…e anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà” (Gv 11,22). Abbiamo provato a vivere questo così, di essere valido tra di noi, riconoscere tale possibilità nell’altro. Siamo partiti con entusiasmo all’avventura spirituale che sembrava meravigliosa. Il primo giorno che è cominciato il giovedì pomeriggio si è passato con l’arrivo, portare i bagagli, occupare posto sui materassi, presentazione, angelo custode, creare comunità. Per fortuna, la squadra entusiasta ha trovato presto se stessa, anzi, si muoveva come a casa in tutte le cose. Prima della cena ogni sera era la preghiera serale sulla collina nell’atmosfera magica del tramonto, poi accanto al falò abbiamo imparato canti popolari diretti da Apollónia, Boglárka ed Erika. Anche adesso era Albert il padrone di casa (16 anni) e ci ha portato una novità, la presenza di alcuni ”ragazzi grandi”, che ci hanno provveduto del fuoco, d’acqua, e calmo e sicurezza per un eventuale visita dell’orso.
             Era una novità, il pasto al “tavolo svedese” (idea di Apollónia). È sorprendente, ma funziona, con ragazzi in gamba. Abbiamo cucinato due „gulyash al paiolo”, uno era “piccante”, l’altro “mite”, e  la comunità grata ha rimunerato entrambi allo stesso modo. I giochi varieggiati hanno riempito i cuori.
Il lavarci il mattino è svolto nel ruscello che scende giù allegramente nella valle, poi proseguiva la preghiera mattinale e la ginnastica rinfrescante, poi cantando, quasi pellegrinando siamo ritornati.
Tutte e due cantori ci hanno accolto, sia l’attuale (Gergely), sia il pensionato (signor István), chi ha insegnato ai ragazzi un nuovo canto santo, con il titolo: Si apra nei vostri curi il fiore della gioia.
            Per la santa messa domenicale siamo scesi dalla montagna con un camion da portare il fieno. All’inizio abbiamo canato il canto nuovamente imparato, all’offertorio invece quello d’anno scorso (Ora aiutaci Maria) Dopo la messa, il parroco ha regalato il gruppo entusiasta con un gelato. Mentre si preparava il pranzo abbondante nel paiolo, abbiamo svelato gli angeli custodi, ci siamo regalati uno all’altro, allegramente. Dopo il cibo abbiamo distribuito la moltitudine dei dolci freschi regalatoci dai genitori. Ho elaborato una presentazione Power Point fatta dalle foto del ritiro che ho presentato nella chiesa la domenica prossima, che abbiamo guardato insieme ai genitori, nonni, parenti e ragazzi.
            Esprimo la mia più grande gratitudine a Compossessione, a tutti gli aiutanti, compagni, partecipanti e genitori, che ci ha aiutato nell’organizzare e svolgimento di questo programma indimenticabile, il Signore ricompensa la benevolenza di tutti loro.

Anno di ringraziamento di San Camillo
           
Il 14 luglio si è terminato l’anno giubilare di San Camillo, che era preceduto da due anni di preparazione, così il ciclo giubilare comprendeva tre anni.
            Con la nostra Famiglia Camilliana ogni anno abbiamo meditato un insegnamento camilliano: Il primo era l’anno degli “occhi”, cioè, osservare il bisognoso, e soccorrergli secondo le nostre possibilità. Nel secondo anno abbiamo provato incamminare le profondità del “cuore” nella spiritualità di San Camillo, col cuore di madre. Il terzo anno, il giubilare, era di “centro braccia”, quando abbiamo provato vivere secondo San Camillo il messaggio evangelico: abbracciare ogni nostro fratello malato, sofferente, bisognoso con “cento braccia”, a tutti coloro siamo avvicinati, e che ci hanno accolto.
            Abbiamo pensato che un ciclo così straordinario sia seguito da un anno di grazie, quando rendiamo grazie per i tesori ricevuti, incamminiamo di nuovo la strada fatta, riviviamo i suoi eventi.

La statua di Bella Vergine/Maria Aiutante di Csíksomlyó compie 500 anni – Anno giubilare

            Il santuario di Csíksomlyó è il più grande degli ungheresi, e che si trova al confine più orientale della Transilvania, nella culla dei Carpazi Orientali. Il più occidentale santuario è Máriacell. Nessuno dei due si trova oggi in Ungheria. Csíksomlyó, insieme con la Transilvania da 94 anni, è la regione più grande di Romania (più grande dell’Ungheria d’oggi), Máriacell, insieme con l’Oberland fa parte dell’Austria orientale. I due santuari oggi sono collegati da “Via Maria” (pellegrinaggio).
            La perla di Csíksomlyó è la statua aurea della Vergine, quest’anno festeggiamo il suo 500-imo di esistenza. Tra le statue registrate del mondo, la sua è la più alta con 2,27 m, per opera di uno scultore seclero, è di tiglio, sulla testa la triplice corona, che prima era sostenuta da due angeli. La Madonna tiene sulla sua sinistra il Bambino Gesù, nella sua destra scettro reale. Tutta la statua è circondata dai raggi aurei, e dodici luci illuminano la testa. Sul suo volto Lei porta le ferite dei secoli.
            In occasione di tale festa, il nostro arcivescovo annuncia un anno giubilare il 14 settembre.
Grazie a Dio, qualche anno fa sono riuscita portare ed esporre l’immagine della Santa Vergine alla mostra perenne vicino a Roma, a Divino Amore, in mezzo alle più belle immagini di Maria del mondo. 
           
Notizie:
* Il settembre è il tempo del cominciare della scuola. Nelle nostre FCL preghiamo per i nostri figli!
* Imre Krisztina diventerà membra della nostra FCL. La sua entrata sarà il 15 settembre nel nostro santuario, il giorno dopo l’apertura dell’anno giubilare, dopo la messa serale, ai piedi di Maria. Prosegue l’agape come il solito. Krisztina sta in contatto con la FCL dai suoi tre anni tramite sua madre. Ha studiato e lavora in comunicazione. Chiediamo le vostre preghiere per la sua vocazione.

Nell’anno di grazie di San Camillo e anno giubilare di Santa Maria Bella – rendiamo grazie con il canto di gratitudine della Santa Vergine all’Onnipotente Dio, affinché ci ha regalato con la Salus Infirmorum e il Gigante della Carità, Protettore dei malati, ospedali e operatori sanitari, San Camillo de Lellis. Rimaniamo anche in seguito in preghiera all’Angelus giornaliero, il primo sabato nei nostri santuari e il 14 e 25 di ogni mese.

 

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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