Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XVII, nr. 176 – aprile 2013

Signora Juci, la casalinga esemplare

Signora Juci (si pronuncia Iuzi), la casalinga esemplare fa parte degli amici dei miei genitori ormai passati ad altra vita. Ci siamo avvicinati tramite la Radio Maria, prendendo lei l’iniziativa. Semplicemete ha rinnovato – ormai con me – il legame dell’antica amicizia. Ai suoi ricordi, quali contatti viventi però, ha cura con dedizione eccellente anche a 87 anni!

Per prima vista mi è sembrato una sorpresa tale attaccamento amicale di calore familiare, poi gradualmente si è sviluppato un sentire comunitaria particolare. Qui si tratta non solo dell’amicizia iniziata dai miei genitori, sul quale non ci stanchiamo parlare sufficientemente con i “tre abitanti dei cieli” (miei genitori e suo marito perso qualche anno fa), bensì di una stima ed apprezzamento profondo che caratterizza il nostro legame. Guardiamo con rispetto una all’altra per tutto che c’è, e su questo parliamo con fiducia e voler bene vicendevole davanti a chiunque, ma tale succede anche se stiamo solo in due. Il buon umore è sempre presente, anche se bussa un dolore o sofferenza nella porta della nostra vita. Allora viene la compassione ad incarnarsi, e con serena concordia, se si deve, ci congiungiamo anche senza parole alla sofferenza altrui.

In quanto posso, vado volentieri a visitarla, tenendo conto di poter rimanere „suffucientemente tempo” con lei. Ella sopporta difficilmente le visite breve, che capitano anche.

Quando invece posso „permettermi” il tempo necessario, allora ci dimentichiamo del mondo esteriore, ed immergiamo nel raccontare. E’ interessante, sempre abbiamo di che parlare, e mai è stancante ascoltare una l’altra… Le nostre conversazioni si allargano ad ogni settore della vita. Signora Juci si interessa vivacemente ad ogni tema che emergono. Io le presento il mondo di oggi per lei, quella in cui vivo, lei invece quel passato che arriva con un eredità ricca. L’esperienze dei mondi diversi si integrano, rinfrescando e arricchendo vicendevolmente la nostra vita.

I nostri incontri sono caratterizzati di tavole festive evangeliche. Questa mi tocca sempre profondamente. Signora Juci è quella casalinga esemplare, che grazie a Buon Dio, secondo la nostra tradizione ha ancora la bella abitudine di avere il „privilegio di ospitare” alla “cena di carità” i suoi cari. Dico privilegio, perché entrare nella casa di una donna che ha da mettere sul tavolo, significa un privilegio. All’ospite invece che entra per una cena di carità, anche se modeste, è lo stesso privilegio perchè viene ospitato con un amore stupendo e rispettoso al quale forse pensa solo nel suo profondo. Tali sono i nostri pranzi festivi legati al Santo protettore della chiesa, quando possiamo badare con calma la nostra anima, lasciando andare il restringere del “tempo”, ed insieme con i suoi ospiti ci concordiamo a vicenda, perchè nell’amicizia è bello quando le parti che si incontrano sono di stessa spiritualità e di simile pensare. Per me è un privilegio ancora più grande che posso partecipare quale persona più giovane presso il loro tavolo, condividendo con me la loro saggezza acumulata durante la loro vita intera.

In questi occasioni viene messo tutto sul tavolo di quel cibo che consco bene da casa, che mia Mamma e Nonna di buon ricordo le mettevano con la stessa grande premura, amore e riverenza, perché penso che la cosa più importante consiste nel servizio di carità, fatto conrispetto. Resistere fino la fine durante il pasto nei suoi piatti varieggiati ed abbondanti, richiede risolutezza seria e con un giorno prima almeno un digiuno, se non voglio essere frainteso con dei rigetti velati, perché la signora Juci, la casalinga esemplare mette sul avolo il prorio suo „cuore” con i cibi deliziosi e con la sua gentillezza particolare. Lei è attenta al più piccolo movimento si muove subito al servizio. Non sono riuscita mai arrivare ad un consenso con lei nella questione del lavare i piatti, semplicemente non me lo permette. Ho dovuto imparare che non posso disturbare la festa con tale lavoro…, anche se, confesso, mi fa vergogna. Anzi, il suo voler bene è così grande che non posso degradarlo a livello dello sbarazzamento.

Mi chiedo in tali occasioni, dove sto io nell’ospitare la gente, nella sequela dei miei cari antenati fino a che punto sono arrivata? Posso considerarlo anche come una sfida nel mio servizio di carità ed aggiungermi se da qualche parte sono rimasta indietro…, grazie a Dio, ho persone brave a cui misurarmi…

 

Pellegrinaggio della Magonna della Luce di Szőkefalva a Fatima – tra 6-18 maggio 2013

MOTTO: Guidaci nostra Signora Meravigliosa MARIA secondo la Fiamma d’amore del tuo Cuore

Programma :

6 maggio – 1.giorno : Partenza da Marosvásárhely per l’Ungheria a Nagykanizsa.

7 maggio – 2.giorno : Prosegue la via per Italia a Padova. Qui visitiamo la Piazza amfiteatrale Prato della Valle, la Basilica Santa Giustina e si celebra la Santa messa ungherese nella famosa Basilica di Sant’Antonio, poi si parte per Torino a pernottare.

8 maggio – 3.giorno : Da Torino si parte per il santuario Mariano più grande del cristianesimo a Lourdes nel Franza del Sud.

9 maggio – 4.giorno : Restiamo 2 giorni a Lourdes. Dopo la Santa messa presentiamo il nostro omaggio presso la Grotta delle apparizioni, visitiamo l’insieme di tre Basiliche sulla riva del fiume Gave: la Basilica dell’Immacolata concezione, la Cappella dell’Adorazione e la Basilica del rosario. Faremo la Via Crocis. La sera processione notturno partendo dalla Grotta.

10 mggio – 5.giorno : Si celebra la Santa messa, poi visitiamo i luoghi sacri familiari di Santa Bernadetta, la tomba di don Peyramale e quella fontana dove la Santa è stata battezzata. Visitiamo la Basilica di Santa Bernadetta e la Basilica sotterranea, poi processione notturno.

11 maggio – 6.giorno : Partiamo attraverso Spania per Portogallo a Monte Real presso Fatima.

12 maggio – 7.giorno : All’alba Santa messa ungherese nella Cappella delle apparizioni di Fatima. Programma del giorno col Padre Alvaro. La sera adorazione e processione notturno.

13 maggio – 8.giorno : Programma festiva al Santuario. Visitiamo la statua del re Santo Stefano, la tomba di Francisco, Giacinta e Lucia. Via crucis degli ungheresi. Santa messa nella Cappella di Santo Stefano. Benedizione dei stendardi di Regina della Luce e di Fatima. Viaggio notturno.

14 maggio– 9.giorno : Montserrat. Santa messa presso il santuario più grande di Catalonia, poi presentiamo il nostro omaggio presso la Basilica davanti la Madonna Nera di quel luogo.

15 maggio – 10.giorno : Partenza per la Riviera di Franza a Nisa dove si prende un po’ di sosta.

16 maggio – 11.giorno : Partiamo per l’Ungheria a Nagykanizsa. Viaggio tutto il giorno.

17 maggio – 12. giorno : Portiamo a Szőkefalva il stendardo della Madonna della Luce per la giornata di espiazione del gioventù. Santa messa di ringraziamento. Si parte a Székelyudvarhely.

18 maggio – 13.giorno , Sabato di Pentecoste: Portiamo i stendardi della Madonna della Luce e di Fatima a Csíksomlyó, dove quel giorno si celebra il pellegrinaggio più grande degli ungheresi.

Il sito della Madonna della Luce:

http://fenykiralyno.org/fatima/?utm_source=F%C3%A9nyKir%C3%A1lyn%C5%91+Hirlev%C3%A9l&utm_campaign=1881410ebc-2013_majus_6&utm_medium=email – Referente: Vári Gabriella 0 754.457.545

Guide spirituali: don Tánczos Levente e Dr. Bakó Mária Hajnalka assistente pastorale d’ospedale.

 


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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